Furto misterioso in una libreria: il caso di oggi che ci porta a riflettere sulla cleptomania
Sui giornali di questi giorni circola questa notizia di furto, un taccheggio di libri a Milano dentro una Feltrinelli. Caso di cleptomania? Raccontiamo cosa è successo. Il furto è stato eseguito da un 56enne, la polizia ha eseguito l’arresto immediato per tentata rapina impropria. L’uomo è un giornalista e collaboratore in testate nazionali importanti, in tribunale è stato giudicato per direttissima. L’uomo ha tentato di fuggire con dodici volumi di valore da una libreria Feltrinelli, costo totale dei volumi 340 euro.
Non un taccheggio, non un furto organizzato da esperto, tutto sembra un’iniziativa d’impulso. Carico di volumi va verso le casse e poi verso l’uscita, viene bloccato da un commesso e il ladro si giustifica dicendo che sono acquisti di un altro negozio. Il 56enne si dimostra subito impaziente nell’uscire, interviene la guardia giurata e poi la fuga fino all’arresto da parte dei poliziotti che erano presenti per servizio. Incensurato, non ha fornito spiegazioni sul gesto, sono quindi ignote le motivazioni del furto.
Caso di cleptomania? Ovvero di furto patologico?
Tutti i giorni i giornali raccontano di furti, rapine e taccheggio. Il furto è punito secondo l’articolo 624 del codice penale, nel quale troviamo anche scritto “il delitto è punibile a querela della persona offesa. Si procede, tuttavia, d’ufficio se la persona offesa è incapace, per età o per infermità ovvero se ricorre taluna delle circostanze di cui all’articolo 625, numeri 7, salvo che il fatto sia commesso su cose esposte alla pubblica fede, e 7-bis“.
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
All’interno di negozi e supermercati, in questi anni cassieri e agenti di polizia si sono trovati di fronte a tantissimi casi di furto molti dovuti anche a povertà, solitudine di anziani, patologie. Non sappiamo se l’uomo che ha rubato nella libreria rientra in questi casi tuttavia, leggendo le diverse notizie ci ha portato a pensare a questa malattia di cui ogni tanto si parla: la cleptomania, scopriamo che cos’è e cosa la causa, come si cura.
Che cos’è la cleptomania, quali sono le cause del furto patologico?
Ad un certo punto, la mente non ragiona, l’impulso di rubare un oggetto a caso o preciso è sentito come la fame, la sete e qualunque altro bisogno umano da soddisfare. Questa è la descrizione della cleptomania da parte di molte persone che ne soffrono e di medici ed esperti di vari settori. La cleptomania è a tutti gli effetti una malattia che impegna nella cura psichiatri e psicologici. Cleptomania unisce due parole greche: rubare e mania. Il sintomo viene definito nevrotico, si prova ansia, malessere, rabbia e disagio se non si ruba. Tutte queste sensazioni negative si calmano nel momento in cui si esegue il furto.
Parlare delle cause del furto patologico, della cleptomania è davvero complesso perché riunisce tantissimi ambiti e comporta l’analisi di molte dinamiche. Secondo gli esperti, le cause della cleptomania variano tra diversi modelli di comprensione. Secondo i modelli psicoanalitici, si ipotizza che la cleptomania sia un tentativo di compensare una perdita effettiva o anticipata, con l’atto del furto che agisce come meccanismo di difesa contro l’espressione di emozioni indesiderate.
D’altro canto, i modelli cognitivo-comportamentali descrivono lo sviluppo della cleptomania come il risultato di condizionamenti, catene comportamentali e distorsioni cognitive. Infine, i modelli biologici si basano su studi farmacologici che collegano la cleptomania alla regolazione alterata della serotonina, della dopamina e degli oppioidi nel cervello. La diagnosi della cleptomania è oggetto di dibattito, con alcuni che la considerano una dipendenza comportamentale e altri che la associano a disturbi del controllo degli impulsi o disturbi psichiatrici più ampi. Secondo il DSM IV-TR, i criteri diagnostici includono la reiterata incapacità di resistere all’impulso di rubare e la sensazione di soddisfazione dopo il furto, tra gli altri sintomi.
Cleptomania: come si cura il furto patologico?
Il trattamento della cleptomania, o furto patologico, coinvolge una combinazione di terapie psicologiche e farmacologiche. Le terapie comportamentali cognitive (CBT) sono spesso utilizzate per identificare e modificare i pensieri distorsivi e i comportamenti disfunzionali associati al furto.
Attraverso la CBT, i pazienti imparano a gestire gli impulsi e ad affrontare le situazioni stressanti in modi più adattivi. Inoltre, la terapia di gruppo può essere utile per fornire supporto sociale e condivisione delle esperienze. Dal punto di vista farmacologico, gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e altri farmaci psicotropi possono essere prescritti per ridurre gli impulsi compulsivi e migliorare il controllo degli impulsi.
Tuttavia, il successo del trattamento dipende dalla motivazione del paziente e dalla sua adesione al programma terapeutico, che spesso richiede un impegno a lungo termine per ottenere risultati duraturi.