Come riporta Repubblica, Alberto Genovese, l’imprenditore delle start-up accusato di aver violentato due ragazze nel 2020 è arrivato questa mattina intorno alle 8 e 20 al Palazzo di Giustizia.
L’uomo avrebbe violentato le due ragazze rispettivamente in due occasioni: una durante una festa nel suo attico vicino al Duomo, attico che l’uomo chiamava “Terrazza sentimento”, un’altra durante un’altra festa a Ibiza, dopo averle rese incoscienti con un cocktail di ketamina e cocaina.
L’interrogatorio
Genovese sarà interrogato all’udienza in corso al settimo pino del tribunale dal gup Chiara Valori. Prima, però, interverrà una psicologa, consulente della difesa.
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GIl vizio mentale (sostenuto dalla difesa)
Sono stati i legali dii Genovese Luigi Isolabella e Davide Ferrari a chiedere l’interrogatorio: i due legali puntano sul vizio di mente provocato dall’abuso cronico di droghe cui Genovese era avvezzo.
La capacità di Genovese era dunque, al momento del compimento del fatto, “Totalmente alterata o quantomeno grandemente scemata”, dato che, secondi i legali, “l’alterazione cognitiva dovuta all’abuso di stupefacenti”
Tale incapacità dovuta all’uso di droghe, non gli avrebbe dunque consentito, sempre secondo la difesa di “discernere pienamente i confini tra il consenso iniziale ed il successivo venir meno del consenso“.
In sostanza, i legali sostengono dunque che Genovese non fosse in grado di “comprendere quando fosse il momento opportuno di fermarsi”.
Ora ,’imprenditore risponderà anche alle domande dell’avvocato Luigi Liguori, che invece assiste la diciottenne, violentata il 10 ottobre 2020 a Milano.
L’invalidità al 40%
La giovane è rimasta invalida al 40% a seguito delle violenze subite e non potrà più fare la modella. Per tali lesioni permanenti gravissime è stato chiesto un risarcimento di 1.5 milioni di euro.
Dalle certificazioni raccolte, infatti, è stata data una valutazione medico-legale che ha rivelato una invalidità permanente al 40% oltre a danni psicologici di una certa gravità ai danni della allora 18enne.