Alessandro Maja alla figlia Giulia la sera prima: “Perdonami”

By Redazione

Il delitto di Samarate ha scosso l’Italia. Giulia Maja e la madre, Stefania Pivetta, sono morte per mano della furia omicida di Alessandro Maja, che in un momento di lucida follia ha mandato in frantumi la sua intera vita, e quella della moglie e della figlia.

Ora, unico superstite, รจ Nicolรฒ, ricoverato in ospedale in gravi condizioni.

Adesso sono i suoceri di Maja a parlare e a rompere il silenzio, dopo la tragedia immane che ha investito tutti loro.

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“Stefania era mia figlia โ€“ dice Ines Lusto โ€“ quellโ€™uomo ha massacrato lei e i miei nipoti. Siamo distrutti. Vi rendete conto di quello che ha fatto?”.

Dice la donna a Il Giorno. Poi poco dopo si ritira in casa.

Sul nipote, il padre di Stefania Pivetta dice: “Il medico ha detto che le condizioni sono stabili e che le percentuali al 70% sono buone. Questo mi ha rincuorato. Guardandolo era quello di prima tranne che per il cranio fasciato, Nicolรฒ era bello come sempre”.

L’episodio la sera antecedente l’omicidio

Il nonno materno, Giulio Pivetta, racconta poi di un episodio inusuale, ai limiti dell’inquietante, avvenuto la sera prima della strage. Un episodio che avvalora ancor piรน l’ipotesi premeditazione.

Giulia aveva raccontato al nonno: “Papร  รจ venuto sul mio letto e mi ha chiesto scusa”. “Ultimamente era cambiato”, dice poi in riferimento agli atteggiamenti del genero. “Prima era una persona squisita, specialmente con Giulia. Poi negli ultimi tempi era cambiato, parlava poco, gli chiedevamo cosa non andasse. Lui diceva che non c’era niente”.

Stefania, per la famiglia, non aveva intenzione di separarsi, anzi aveva chiesto aiuto al padre per capire perchรฉ il marito fosse cosรฌ depresso: “Sabato mattina sono andato da loro, ho urlato ad Alessandro di farsi uomo perchรฉ aveva due figli e una moglie e lui era immobile, senza dire una parola”.

Ora devono farsi forza, andare avanti. Giร  pensa a quando il nipote uscirร  dall’ospedale: “Quando Nicolรฒ uscirร  dall’ospedale ci sistemeremo, dobbiamo andare avanti“.

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