Violenza sulle donne, femminicidi e stupri, a Milano 1 alla settimana

By Ana Maria Perez

Violenza sulle donne rivendicata, la letteratura

La letteratura è il primo attore delle morti e incidenti che capitano alle donne, solo per il fatto di nascere femmina. Ci fermiamo solo un attimo a celebrare l’autore più noto per i suoi racconti (portati al cinema) di femminicidi e attentati alle donne.

In realtà, la scuola dei giallisti scandinavi è molto ampia, ma il suo esponente più noto è lo scrittore Stieg Larsson, autore della trilogia MillenniumUomini che odiano le donne (2005), La ragazza che giocava con il fuoco (2006) e La regina dei castelli di carta (2007). Tutti e tre i romanzi furono pubblicati postumi, poiché Larsson morì nel 2004 all’improvviso. Per continuare con la saga dei femminicidi di grande successo nel 2015 è uscito Quello che non uccide, scritto da David Lagercrantz con l’approvazione degli eredi Larssonn, nel 2017 L’uomo che inseguiva la sua ombra e nel 2019 La ragazza che doveva morire.

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Stieg Larsson

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Uomini che odiano le donne sicuramente ce ne sono tanti, perché il numero di femminicidi e di violenza sulle donne è incredibilmente elevato. Da ultimedalweb vi raccontiamo spesso i fatti di sangue accaduti in famiglia. E ce ne sono ben altri che non riusciamo ad affrontare nel nostro piccolo spazio. L’ultima vittima nota aveva 16 anni ed è stata ammazzata dal padre in provincia di Foggia mentre cercava di difendere sua madre. Vediamo insieme qualche numero aggiornato delle violenze contro le donne.

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L’ultimo femminicidio, 16enne uccisa dal padre

L’ultima vittima di femminicidio si chiamava Gessica Manaj, una bella ragazza sedicenne con la voglia di spensieratezza tipica della sua età. Ma Gessica non potrà mai più divertirsi con i suoi coetanei, perché suo padre l’ha “eliminata”, le ha tolto la vita senza un perché. Ancora una volta, un fatto di gelosia ha portato l’omicida ad ammazzare diverse persone. Prima, il panettiere Taulant Malaj (origini albanesi) ha ucciso il vicino di casa, Massimo De Santis, titolare di due bar di Torremaggiore (Foggia). Poi se l’è presa con sua moglie, la 39enne Tefta Malaj. Gessica ha fatto da scudo alla madre ed è stata giustiziata.

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Massimo De Santis e la famiglia Malaj in un autoscatto

1.217 donne uccise dal 2012

Laura Zangarini, giornalista del Corriere della Sera aggiorna regolarmente l’elenco delle donne vittime di femminicidio. Il suo elenco risale al primo di gennaio del 2012. Da quella data il numero di vittime ha raggiunto la preoccupante cifra di 1.217 donne morte a mani dei propri partner o familiari. Significa che in media ogni settimana vengono uccise 2 donne.

Gli Stupri in Italia, a Milano 1 alla settimana

Lo stupro nei bagni di una discoteca

La scorsa notte una donna di 31 anni ha denunciato di essere stata abusata nei bagni di una discoteca di via Padova. A quanto pare, la vittima stava trascorrendo una serata in compagnia di alcuni amici nel locale Q Club. Durante la festa si sarebbe allontanata per andare in bagno, dove si è consumata la violenza. La donna è ritornata raccontando che era stata stuprata: “La porta del bagno non si chiudeva. Ho sentito un ragazzo bussare. Gli ho detto di aspettare. È passato qualche secondo poi l’ha spalancata, mi si è lanciato addosso, mi ha immobilizzata e violentata“. Non avrebbe conosciuto l’identità del suo aggressore.

L’ultimo arresto per stupro

A Latina è stato arrestato un uomo fortemente indiziato di avere rapito e violentato lo scorso sabato 6 di maggio una 16enne dopo aver picchiato il suo fidanzato diciottenne. L’uomo, come descritto dalla ragazza avrebbe abusato di lei per quattro ore di fila, usando per gli abusi una minicar. Si tratta di un 31enne di origini romene senza fissa dimora.

Una vittima alla settimana

Alessandra Kustermann, già primaria della clinica Mangiagalli, ora presidente della onlus Donna aiuta donna ha dichiarato che i casi di violenza sulle donne e sui minori che arrivano alla clinica Mangiagalli sono pari a circa 500 all’anno, anche se le donne denunciano soltanto nel 10% dei casi. Sono intimorite di eventuali rappresaglie da parte dei loro aguzzini, spesso familiari, conoscenti o datori di lavoro.

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Nello specifico, a Milano si sono registrate ben 6 violenze sessuali dal primo aprile al 7 di maggio. Lo scorso 29 aprile due donne avevano denunciato alla polizia di essere state stuprate: prima era stata una 56 enne a raccontare com’era stata “agganciata” in Stazione e abusata; poi, una 36enne ha accusato un suo collega di lavoro. Il 27 di aprile la vittima è stata una 36enne marocchina, violentata da un connazionale. Il 5 di aprile gli abusi avvengono su un treno, dove una 21enne è ingannata e abusata da un cittadino egiziano. Il 1° aprile tocca ad una 24enne appena uscita da una discoteca di corso Como, violentata in un parcheggio di Piazza Einaudi.

Per approfondire:

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