Altra svolta nella morte di Gigi Bici: nella villetta di Barbara Pasetti, la 40enne fisioterapista accusata ora di tentata estorsione ed omicidio, è stato trovato un sacchetto contenente circa venti proiettili di piccolo calibro.
La Pasetti è in carcere a seguito del forte quadro indiziario nei suoi confronti. La donna, infatti, avrebbe chiamato l’ex marito dicendogli al telefono: “Andrò all’inferno, ho ucciso un uomo”, e inoltre avrebbe inviato delle lettere minatorie a sè stessa e alla figlia di Gigi Bici in cui chiedeva del denaro.
Il quadro di questo delitto non è ancora molto chiaro, non si comprende in che rapporto fossero i Criscuolo e la Pasetti, né perché pochi giorni prima dell’omicidio una banda di slavi avesse picchiato Criscuolo per poi recarsi a casa della fisioterapista e picchiare anche lei.
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In che affari si erano messi i due? Cosa voleva Barbara da Gigi Bici?
Pare che Barbara Pasetti avesse chiamato Bici per “risolvere” dei problemi con l’ex marito, a sua detta un uomo violento Ma non solo: c’è il supertestimone Ramon Pisciotta, che a conferma del fatto che Barbara fosse alla ricerca di qualcuno che “sistemasse” le cose con l’ex marito, ha riferito agli inquirenti: “Barbara mi aveva chiamato perché voleva che uccidessi il marito. Il giorno della morte di Gigi Bici mi aveva detto di andare a casa sua. Credo voleva lasciassi delle tracce, infatti mi sono rifiutato”.
Ora il quadro indiziario a carico della Pasetti si aggrava, a seguito non solo del rinvenimento dei proiettili, ma anche della cassetta degli attrezzi di lavoro di Gigi Bici, sempre nella casa della donna.
Sarà ora la scientifica a stabilire se le pallottole siano compatibili con quelle della pistola che ha ucciso il 60enne.
Durante il sopralluogo dell’1 febbraio, la polizia ha rinvenuto anche una pistola di piccolo carico, e saranno i tecnici a stabilire se può essere compatibile con l’arma del delitto.
Gigi Bici è stato ritrovato morto dal figlio di Barbara Pasetti giorno 20 dicembre. La donna, che ha chiamato lei stessa la polizia, ha sempre riferito agli inquirenti di non conoscere l’uomo e di essere totalmente estranea alla vicenda.